
«Attraverso la ricostruzione del modo in cui gli animali, i sessi, le età, le culture, i caratteri e gli individui guardano il mondo si tenta di ricostruire i lineamenti di un’etica dell’approssimazione. (…) Lo stupore e la meraviglia che conseguono a questo sforzo non sono fini a se stessi ma le materie prime irrinunciabili di un’etica che miri ad approssimare l’uomo all’altro uomo ma anche a tutti gli esseri viventi.».
A rileggerle oggi, a distanza di quasi trent’anni dalla loro pubblicazione, queste parole sembrano non aver perso nulla della loro intensità, anzi – quasi a voler misurare la deriva del senso comune - ci appaiono, se possibile, più urgenti.
Per questo siamo molto contenti che Armida Salvati abbia scelto Franco Cassano come il maestro da raccontarci, nel sesto e ultimo incontro, prima della pausa estiva, del nostro ciclo di conversazioni sul lavoro sociale ed educativo La lezione dei maestri. Crediamo, infatti, che dalla frequentazione costante del pensiero di Franco Cassano possano giungere sollecitazioni importanti al lavoro degli operatori sociali del nostro tempo, spesso troppo schiacciati da logiche culturali egemoni, che appartengono ad altre culture, non sempre analizzate criticamente.
Armida ci promette il racconto di un’esperienza diretta di formazione e studio, vissuta nella frequentazione costante del professore dell’ateneo barese. Un racconto relativo soprattutto ai lavori e alle riflessioni della stagione precedente al pensiero meridiano, che però già contiene in nuce alcuni dei punti più maturi di quella stagione.
Franco Cassano è un sociologo, Professore ordinario di Sociologia e Sociologia dei Processi culturali e comunicativi all’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, all’attività accademica affianca quella di saggista ed editorialista. "Il pensiero meridiano" (1996) è forse il suo lavoro più noto. Alle elezioni politiche del 2013 Cassano è stato eletto deputato della XVII legislatura della Repubblica Italiana nella circoscrizione XXI Puglia per il Partito Democratico.
Armida Salvati è docente e ricercatrice di Sociologia generale presso l’Università degli Studi di Bari. Ha svolto ricerche sui temi del volontariato e del terzo settore, in particolare nel Mezzogiorno. I suoi interessi di ricerca riguardano le politiche sociali in tema di contrasto alla povertà, di conciliazione vita-lavoro e di istruzione. La sua ultima pubblicazione ha riguardato la città di Bari come caso di studio della sperimentazione della Nuova Carta Acquisti (2015).
L'incontro, organizzato dall'Assessorato al Welfare del Comune di Bari, si terrà venerdì 7 luglio, dalle ore 18.00, presso il Centro per le famiglie di Japigia ‘Mimmo Bianco’, in via G. Rocca 9, a Bari.
Info e iscrizioni Comunicareilsociale.it
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