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04. giugno 2012

Social innovation al BS Camp

Hanno ben che essere soddisfatti allo staff di Bollenti Spiriti della Regione Puglia: è andata bene. Il Camp di Lecce ha confermato le aspettative. Chi non ci è stato ha perso un'opportunità. Sono rare le occasioni nella vita pubblica di questo Paese per vedere in azione, in modo plastico e diretto, un'intera generazione. Una di queste è certamente il Bollenti Spiriti Camp. Forse il merito maggiore delle politiche giovanili regionali è proprio quello di aver reso possibile il manifestarsi di una generazione generalmente invisibile alla politica e alla pubblica amministrazione, costruendo (dal nulla) una delle più importanti iniziative europee in questo settore. Gliene va dato atto.

Sono stato a Lecce sabato scorso, alle Manifatture KNOS (splendido spazio) nella giornata dedicata ai progetti che si occupano di Cittadinanza Attiva, Inclusione sociale, Infanzia, Disabilità, Migranti, Non profit Legalità Lavoro e occupazione, Cooperazione internazionale, Salute e benessere, Volontariato, Tempo libero, Scambi internazionali, Sport.

Nello spazio WOW! sono state presentate alcune inziative esemplari di social innovation. Ve ne segnalo tre.

Avanzi. Sostenibilità per azioni, un think thank di ragazzi milanesi che si occupano di incubazione di idee, imprese ed attività ad elevata integrazione dei principali fattori di innovazione sociale: etica, sostenibilità, coesione sociale, tutela ambientale. Selezionano e sostengono start up ed iniziative locali, puntano alla costruzione di distretti dell'innovazione sostenibile. Grande attenzione ai processi, solidità culturale e coerenza nell'implementazione dei processi organizzativi, perché 'La promozione dello sviluppo sostenibile non può prescindere da un radicale cambiamento nei modelli di produzione e di consumo'. Interessanti, da seguire.

Play Ink è una onlus che realizza e pubblica libri, fumetti e storytelling, in formato bilingua, aiutando le comunità locali di vari Paesi ad acquisire conoscenze e competenze specialistiche, promuovendo al tempo stesso cultura e solidarietà. Cosa c'é di nuovo? Il tutto è realizzato con maestranze locali, tecniche ed artistiche, degli stessi Paesi nei quali si realizzano i programmi di alfabetizzazione di base.

L'ultima idea è sarda, terra di gente orgogliosa, testarda e appassionata, e si chiama Sardex.net. Propone un circuito commerciale alternativo a quello ordinario, sostenuto da forme di scambio di servizi e merci, con modalità di pagamento virtuali. Mette in rete aziende locali che si scambiamo beni in una sorta di baratto post-litteram, sostenuto da una piattaforma informatica e dalla rete dei broker dell'azienda. Il tutto all'insegna della fiducia e della condivisione dei principi generali della finanza etica. Contano già oltre 400 associati e puntano ad allargare il proprio raggio di attività oltre l'isola.

Che cosa hanno in comune queste idee? A me ha colpito una cosa in particolare, la coerenza: la dimensione organizzativa, i processi produttivi, lo stile comunicativo e quello relazionale appaiono congrui, confermano e valorizzano la mission imprenditoriale. Queste esperienze mi pare ci dicano che la sostenibilità per diventare valore deve farsi pratica concreta, significato dell'esperienza.

Mi pare una bella lezione, anche per il terzo settore pugliese.

 

tagPlaceholderTag: 2012, innovazionesociale

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