Lo scorso 3 luglio il Governo, su delega del Parlamento, ha approvato il Codice del Terzo settore, l’atteso decreto legislativo destinato, insieme all’altro provvedimento di revisione della disciplina dell’impresa sociale, il d.lgs. 112/2017, a modificare il sistema delle regole che disciplina sul piano civilistico, giuridico e fiscale il mondo delle organizzazioni «che perseguono finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale». Si tratta di un provvedimento complesso e ambizioso, che necessiterà di diversi e numerosi provvedimenti attuativi, destinato - come si dice spesso, non senza enfasi - a «cambiare il volto del Terzo settore italiano».
«(…) Infatti noi documentaristi non siamo più desaparecidos, a partire da quel mio lontano incontro del Duemila con un ragazzo, tal Gianluca Sciannameo, che ha fatto uscire noi lazzari dal sepolcro dell’oblio.».
Con queste parole si chiude la bellissima lettera che Gianluca Sciannameo ha inserito in apertura del suo libro Con ostinata passione. Il cinema documentario di Cecilia Mangini, pubblicato da Edizioni dal Sud nel 2010 e dedicato alla grande regista e fotografa pugliese, antesignana di intere generazioni di documentaristi italiani.
Si tratta di un’affettuosa testimonianza di quel «percorso che abbiamo intrapreso insieme» che Cecilia e Gianluca, nativi entrambi di Mola di Bari, in Puglia, continuano a condividere ancora oggi, dopo tanti anni, accomunati dalla tenace «ostinazione della propria passione civile».
Di questa passione e della verve con la quale ancora oggi, all’età di 90 anni, la regista pugliese è protagonista e interprete, abbiamo avuto testimonianza anche in un recente passaggio televisivo, ospite di Giovanni Floris.
L’ultimo degli appuntamenti del ciclo di conversazioni sul lavoro sociale ed educativo La lezione dei maestri è dedicato ad Ernesto De Martino, il grande etnologo meridionale che per primo introdusse nel nostro paese una riflessione critica nel campo delle teorie etnologiche dominanti, nella prima metà del secolo scorso, in ambito internazionale.
I suoi studi più conosciuti sono quelli dedicati al complesso mitico-rituale della fascinazione in Lucania (Sud e magia, Milano 1959); alle persistenze del pianto funebre in Lucania (Morte e pianto rituale nel mondo antico, Torino 1958) e al tarantismo del Salento (La terra del rimorso, Milano 1961). Qui è possibile leggere una breve biografia.